In casa Tesla sono tempi molto duri, a seguito del crollo delle vendite e di un mercato che non accenna a decollare. I dettagli.
Le auto elettriche stanno facendo dei passi in avanti sul mercato europeo, in un 2025 che è iniziato positivamente, ma non per tutti i brand. La Tesla sta vivendo il periodo peggiore della sua storia, una crisi nera i cui primi segnali si erano già visti lo scorso anno. Per la prima volta nell’ultimo decennio, le immatricolazioni erano calate dell’1,1% rispetto all’anno precedente, ma nessuno avrebbe potuto prevedere ciò che sta accadendo ora.
Le posizioni politiche di sostegno a Donald Trump hanno portato Elon Musk al centro delle polemiche, dando il via ad un vero e proprio boicottaggio delle vendite di Tesla. Oltre al crollo delle vendite, vanno registrati dei veri e propri atti vandalici contro le auto elettriche di questo brand, che ha costretto l’azienda a studiare delle mosse di difesa. Negli USA, le concessionarie sono state dotate di stanze antipatico, in cui i lavoratori possono ripararsi in caso di assalto di manifestanti. Nel frattempo, c’è un altro guaio da affrontare per la casa texana, le cui azioni stanno letteralmente crollando.
Secondo l’annuncio di qualche tempo fa, la Tesla avrebbe dovuto lanciare, per la prima metà del 2025, una Model Y meno costosa. Si tratta del SUV che è anche l’auto elettrica più venduta al mondo, e che nel 2023 era stata l’auto più immatricolata in assoluto, battendo anche le rivali termiche ed ibride. Le ultime notizie, relative a poco più di un mese fa, parlavano di una Model Y che sarebbe divenuta più economica usando materiali non di pregio e con molte meno funzionalità . Tuttavia, secondo la Reuters la Model Y low-cost sarebbe in grave ritardo, e c’è un report che ha parlato in modo dettagliato di questa tematica.
Tra i piani della Tesla c’è una versione più essenziale della Model Y da costruire negli USA, ma pare che l’avvio della produzione del progetto sarebbe stato rinviato. Il codice interno di questo mezzo è E41, ed è ormai chiaro che servirà attendere qualche mese in più rispetto a quanto era stato deciso inizialmente. L’obiettivo è quello di produrre 250 mila unità di questo modello negli USA nel 2026, ed in seguito, la produzione arriverà anche in Europa ed in Cina, ma c’è da aspettare ancora parecchio.
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