Marc Marquez è stato definito il re della Ducati da Davide Tardozzi, mentre Pecco Bagnaia dovrà fare miracoli per poterlo battere.
La dittatura ferrea che la Ducati ha imposto su questa MotoGP non accenna a concludersi. Ormai è trascorso oltre un anno dall’ultima vittoria firmata da un moto differente dalla Desmosedici, datata 14 aprile 2024, quando Maverick Vinales sull’Aprilia ottenne il trionfo sul tracciato di Austin. Da quel momento in avanti, ogni vittoria è finita nelle mani della casa di Borgo Panigale, a conferma di una superiorità devastante. Marc Marquez non ha fatto altro che ampliare il gap con i rivali, alzando l’asticella ad un livello irraggiungibile per chiunque.
Nei primi quattro week-end nel team ufficiale Ducati, Marquez ha ottenuto 4 pole position, altrettante vittorie nelle Sprint Race e 3 vittorie, mancando l’appuntamento con il primo posto solo ad Austin, dove è caduto a metà gara quando aveva già il primo posto in tasca. Una superiorità del genere non la vedevamo dal 2019, quando il nativo di Cervera fece capire sin da subito che nessuno avrebbe potuto interferire con la sua corsa al titolo. Ed oggi è lui il grande capo in casa Ducati.
Marquez, ecco il commento di Davide Tardozzi
In un’intervista concessa ad “AS“, il team manager della Ducati, Davide Tardozzi, ha reso bene l’idea di quale siano i rapporti di forza all’interno della casa di Borgo Panigale: “Quando Marquez ha girato in 52.5 ed in 52.6 a quattro o cinque giri dalla fine, ha dimostrato chi è il re in questo momento. In Ducati abbiamo il re ed il principe, che è Bagnaia, ci sono ben 11 titoli mondiali nel nostro box, oltre che una moto incredibile, cose che non possono far altro che renderci felici. Se Marc può vincerle tutte? Credo ci sia questa possibilità, ma credo che Pecco quest’anno riuscirà a batterlo in alcune gare battendolo“.
Tardozzi ha poi pronosticato un possibile periodo di dominio del nativo di Cervera, che a parere del team manager sarebbe maturato enormemente: “Marc è maturato a tal punto che che ora sa anche accontentarsi di una seconda posizione, se sa che per arrivare primo ci sono troppi rischi da affrontare. Sa che deve vincere il titolo, abbiamo due grandi piloti e siamo molto felici. Credo che il Marquez di oggi sia più forte di quello del passato, è migliorato e sta facendo dei passi in avanti di anno in anno. Farà paura per i prossimi quattro o cinque anni“.
