John Elkann, Presidente di Stellantis, è rimasto spiazzato dalle dimissioni di Carlos Tavares. Quest’ultimo ha deciso di investire i soldi della buona uscita milionaria.
Il Gruppo Stellantis si era affidato a Carlos Tavares per diventare uno dei primi gruppi al mondo nel settore dell’automotive. Il colosso nato dalla fusione tra FCA e PSA aveva anche avuto un ottimo start dopo la fusione, uscendo indenne dai primi tempi post pandemici. La crisi vera è arrivata nel corso dello scorso anno. A quel punto Tavares ha deciso di abbandonare la nave prima che affondasse.

Stellantis, sotto la guida da Carlos Tavares, avrebbe subito un crollo delle vendite del 70%. Stellantis ha chiuso il 2024 con ricavi netti pari a 156,9 miliardi di euro, un tracollo del 17% rispetto al 2023, con consegne consolidate in diminuzione del 12% “per gap temporanei nella gamma prodotti e azioni di riduzione delle scorte ormai completate“.
Tavares, sino al 31 dicembre 2023, tra retribuzione, benefit e azioni, ha ricevuto in tre anni oltre 100 milioni di euro, a cui vanno aggiunti il compenso del 2024 e il premio. I compensi complessivi per lo scorso anno sono stati pari a 23,1 milioni: due milioni di salario base a cui vanno aggiunti vari benefit e incentivi di lungo termine per 21,1 milioni, di cui 10,5 milioni pagati in azioni. Con la buonuscita prevista dagli accordi, pari a 12 milioni, si arriva a 35.1 milioni totali. Una cifra che sarebbe potuta essere investita sui lavoratori o su nuove strutture in una fase di crisi.
Tavares, nuova vita con il gruzzolo Stellantis
Non è stato ancora trovato un sostituto del manager portoghese. Dopo l’addio alla filiera delle quattro ruote, Tavares ha scelto d lanciarsi nel mondo dell’aviazione. Ha investito per un coinvolgimento nella privatizzazione di TAP Air Portugal, la compagnia di bandiera lusitana. Oltre agli obiettivi nel settore aereonautico, Tavares ha scelto di investire in attività in Portogallo.

Il manager ha deciso di spostarsi nel suo Paese nativo dove ha investito in fattorie nella regione centrale portoghese e un vigneto nella storica valle del Douro. Tavares si è dedicato alla produzione di vino, inclusa la prestigiosa selezione di vino Douro, emblema dell’enologia lusitana. In sostanza si è dedicato alle sue passioni, diventando un imprenditore e dicendo addio ai proclami green della filiera delle quattroruote. Una bella vita per pochi anni di lavoro, mentre c’è chi sgobba tutti i giorni in fabbrica per non riuscire ad arrivare a fine mese.