In Ferrari sanno già tutto, ma è lo stesso una doccia gelata. La rivelazione su Hamilton è scioccante.
Quando lo scorso gennaio è stato annunciato l’ingaggio di Lewis Hamilton alla Ferrari alcuni hanno festeggiato e altri hanno storto il naso. Se a parlare per l’inglese ci sono stagioni intere di dominio e sette titoli iridati alle spalle, l’anagrafe e il passato sono per alcuni difficili da accettare. Il prossimo gennaio l’attuale portacolori della Mercedes spegnerà le 40 candeline, senza dimenticare che in diverse occasioni aveva giurato amore eterno alla Stella, prevedendo per sé un futuro da ambasciatore del marchio.
Non bastasse è chiaro che l’asso di Stevenage stia vivendo una fase di calo anche se ad oggi in classifica generale figura in sesta piazza con 177 punti contro i 167 del compagno di squadra George Russell. Ormai abbastanza lontano dalle prestazioni di un tempo, non fosse per i GP di Inghilterra e Belgio che lo hanno visto trionfare, anche nel recente round di Austin è apparso incolore sia in qualifica, non andando oltre la 17esima posizione, sia in corsa dove è finito sulla ghiaia già al terzo giro.
Hamilton ha perso l’istinto killer, l’analisi fa tremare la Ferrari
Chi segue con affezione la F1 o è semplicemente un tifoso del Cavallino, si sta domandando cosa stia succedendo al Baronetto. Colpa di una W15 non di suo gradimento? Mancanza di motivazioni e di reggere il passo dei giovani? Oppure semplicemente testa ormai ai 2025 quando per lui ci sarà un cambiamento epocale dopo un’intera carriera trascorsa tra Woking, Brixworth e Brackley? Qualcuno ha provato a rispondere a questi interrogativi.
Hamilton ha sicuramente mal accettato la sconfitta subita nel 2021, a ciò va aggiunto che la Mercedes, da quel momento, non è più stata in grado di fornirgli una vettura all’altezza e questo ha minato la sua sicurezza, insidiata pure da un arrembante vicino di box che, certo, non gli ha semplificato la vita. A questo proposito si è espresso Jacques Villeneuve il quale, in un’intervista a Canada Casino ha escluso la possibilità che Ham stia pensando all’avventura in rosso.
“Credo sia più focalizzato sulle sue difficoltà. E’ la prima volta che lo vediamo sbagliare come in Texas. Malgrado la lunga pausa non è riuscito a fare un reset. Non è più il killer di un tempo. Per quando andrà in Ferrari dovrà recuperarsi perché non è una scuderia facile“, le sue parole.