La notizia lascia tutti stupiti. L’ufficialità parla chiaro. Ecco cosa sta succedendo in Italia. E’ allarme frodi auto.
Recarsi al parcheggio e non trovare più l’auto è una delle esperienze più fastidiose che si possano vivere. Al di là di tutta la burocrazia da affrontare a partire dalla denuncia, è tutt’altro che scontato che si riesca a tornare in possesso del mezzo, senza tralasciare la possibile assenza dell’assicurazione per il furto, che aggiunge il danno alla beffa. Nel 2023 in Italia le vetture rubate sono state 84.733,ovvero il 4% in più del 2022 e la più “gettonata” è stata la Panda.
Sono state ben 12.571 quelle portate via, più del doppio delle FIAT 500 ferme a 5.889 e delle Punto, a quota 4.604. Un numero che fa capire quanto la classicissima del costruttore piemontese sia apprezzata dai malviventi, ma la notizia che fa stupire tutti è un’altra. In questo caso riguarda le frodi nel settore automobilistico e i numeri relativi allo Stivale sono abbastanza rassicuranti come vedremo in seguito.
Auto e frodi, l’Italia sorprende in positivo
Come noto il mercato dell’auto non sta andando alla grande in Italia, ma per quanto concerne l’usato, soprattutto nell’immediato post Covid, si è verificato un boom. Sono in molti gli automobilisti che preferiscono acquistare un veicolo di seconda mano, anziché sobbarcarsi i costi importanti di uno nuovo di zecca anche per quanto concerne la RC. Dati alla mano nel corso dei primi sei mesi del 2024 ogni 100 autovetture nuove ne sono state vendute 181 usate.
Per quanto riguarda la trasparenza il Regno Unito si dimostra il Paese più corretto con solo il 2,1% di vetture con chilometraggio falsificato e il 17,8% danneggiate. Al secondo posto ci siamo noi, finalmente in grado di distinguerci positivamente, con solo il 12,6% di auto rovinate rispetto a quelle rimesse in commercio, mentre la Svezia segna un 18,3%, la Germania un 23,8% e la Svizzera, notoriamente integerrima, fa precipitare la cifra al 55,3%.
Lo studio è stato condotto da CarVertical in 25 nazioni proprio per determinare come queste si comportano nella distribuzione dei mezzi che hanno già avuto almeno un proprietario. Tra gli aspetti presi in esame abbiamo: il contachilometri con letture falsificate, il chilometraggio medio truccato, le automobili con danni, il valore dei danneggiamenti stessi, l’età media dei mezzi e la percentuale di quelli importati.
E’ interessante notare che i Paesi meno lodevoli sono quelli collocati nell’Europa orientale, in particolare Ucraina, Romania, Lettonia, Lituania ed Estonia.