Adrian Newey ha lasciato definitivamente la Formula 1, specificando che il suo lavoro si può considerare finito in questa categoria.
Si prepara a nuove sfide il genio di Stratford-upon-Avon, un uomo davvero di grandissima personalità che ora è passato all’Aston Martin.
Protagonista del podcast “High Performance Podcast” ha specificato alcune cose sul suo futuro e fatto un annuncio come riportato da SportMediaset: “Il mio lavoro con la Red Bull in Formula 1 è finito la scorsa primavera all’indomani del Gran Premio del Giappone. Da quel momento ho lavorato sodo sulla RB17 Hypercar, un progetto collaterale che mi sta appassionando moltissimo ancora oggi, perché è qualcosa di un po’ differente”.
Aggiunge: “Si tratta di applicare gli stessi principi che ho imparato dalla F1, ma per un progetto diverso. Sto lavorando ancora e continuerò a farlo fino al prossimo mese di marzo e poi darò il mio contributo anche dopo quella data. Non dalla factory di Milton Keynes, ovviamente. Si tratterà più di andare a parlare con i miei collaboratori per mail e videoconferenza. E quando la macchina farà il suo debutto presenzierò anche ai primi testo in pista”.
Adrian Newey e l’entusiasmo Aston Martin
I tifosi dell’Aston Martin hanno dimostrato grandissima attenzione nei confronti di Adrian Newey a seguito del suo ingaggio. La squadra lo ha reso ufficiale lo scorso 10 settembre, rivelando anche che il rapporto con la Red Bull non si può considerare del tutto finito vista la presenza nella produzione della Hypercar in questione e prima citata.
Adrian ha parlato delle motivazioni che lo hanno portato a lasciare un team nel cui garage si iniziava a respirare un’aria cattiva in conseguenza del Hornergate. Insomma sta lavorando a un percorso differente dal punto di vista lavorativo. Non sono mancate anche parole di grande stima nei confronti del pool di ingegneri da lui formato e ideato sull’onda di Milton Keynes.
Ha infatti specificato: “Così inizi a sentirti come se stesso facendo tutto per routine: quasi in automatico, diciamo in questo modo. Per quanto non sia affatto male, non ti svegli più di soprassalto durante la notte con delle idee. Avevo molte più idee però per la Hypercar che sulla monoposto del Gran Premio. Questo mi sembrava sbagliato. Arrivi però a un punto in cui ti senti pronto ad affrontare nuove sfide. Oggi il team ha raggiunto un livello di maturità buono, è un’organizzazione matura a livello di ingegneria”.