Il Giappone ha dato vita al motore che spaccherà il mercato e metterà in crisi elettrico e benzina, con dei consumi che sono pazzeschi.
In questi ultimi anni si sta andando sempre di più verso una vera e propria rivoluzione del mondo delle auto, con la volontà che è quella di progettare delle vetture a impatto zero. La principale idea è quella di virare verso una soluzione elettrica, anche se questi modelli presentano dei problemi al momento, soprattutto per quanto riguarda l’autonomia.
Troppe volte infatti siamo di fronte a dei modelli, spesso anche molto costosi, che però non riescono ad andare oltre a pochi chilometri di autonomia massima. Per questo motivo la Toyota si è rivelata come una delle aziende più scettiche per il fatto di far diventare il mondo automobilistico unicamente elettrico.
La motivazione è anche dal punto di vista pratico, soprattutto perché non vi sono al momento le possibilità energetiche di sostenere un mondo del tutto elettrico. Ecco dunque come proprio la casa giapponese ha dato vita a un progetto che è a dir poco incredibile, soprattutto perché nessuno aveva mai pensato a un’auto con questo carburante.
La Toyota sta guardando a tante innovazioni nel settore, già per quanto riguarda il lavoro che sta portando avanti con l’idrogeno, in collaborazione con BMW, ma non basta. La più grande rivoluzione della realtà giapponese sta dando vita a un propulsore che funziona ad ammoniaca, il tutto con la collaborazione della GAC, ovvero la Guangzhou Automobile Group.
Si tratterà di un motore 4 cilindri da 2000 di cilindrata che avrà modo di erogare un massimo di 161 cavalli, con questi che sarà altamente ecologico. I dati infatti evidenziano come questo motore sarà in grado di abbattere le emissioni di CO2 del 90% rispetto ai classici motori termici, ma c’è il problema che l’ammoniaca è altamente infiammabile.
Ecco allora come la Toyota ha capito che basta creare una miscela con ammoniaca e il 20% di benzina. La novità era stata lanciata proprio in occasione del grande evento del GAC Tech Day, il responsabile del centro di ricerca e sviluppo che aveva sottolineato come si fosse finalmente giunti alla risoluzione del problema principale dell’ammoniaca nel motore. Il Giappone dunque ora dimostra di aver dato vita a un motore rivoluzionario, non volendo mai fermarsi e guardando sempre di più al futuro, con la Toyota che può stravolgere ancora una volta il mercato.
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