La SEAT è un brand che fa parte del gruppo Volkswagen, e che vede il proprio futuro ricco di incertezze. Ecco tutti i particolari.
Sono parecchi i brand il cui futuro non è chiaro e non promette benissimo, a seguito di un insieme di fattori. Tra di essi, possiamo inserire la spagnola SEAT, il cui CEO Wayne Griffiths ha scelto di lasciare il proprio ruolo, una scelta che ha lasciato stupiti tutti. Si parla del fatto che Griffiths, assieme all’ex CEO di Volvo, Jim Rowan, possa diventare un serio pretendente al ruolo di amministratore delegato di Stellantis, che deve ancora annunciare il sostituto di Carlos Tavares, dimessosi a dicembre.

Restando sulla casa spagnola, di proprietà della Volkswagen e con sede a Martorell, c’è poca chiarezza in merito al futuro, e tutto potrebbe cambiare alla velocità della luce. Lo stesso Griffiths, pochi giorni fa, aveva detto che la prima BEV del brand iberico sarebbe arrivata solo dopo il 2030, annunciando una nuova strategia che punta sui motori termici, dopo dei dati di vendita tutto sommato positivi nel 2024. A questo punto, dopo le sue dimissioni, è lecito aspettarsi che qualcosa possa cambiare, ma vediamo nel dettaglio quali sono gli scenari in programma.
SEAT, il futuro non è certo roseo al momento
A sollevare dei dubbi sulle prossime scelte della SEAT è stata un’analisi pubblicata sul sito web “Autoexpress.co.uk“, che ha riportato alcune dichiarazioni del capo del settore ricerca e sviluppo, Werner Tietz. Secondo il suo parere, non saranno svelate nuove vetture termiche, ma si punterà ad aggiornare Ibiza ed Arona, che riceveranno pesanti cambiamenti nel corso dei prossimi anni. Entrambi i modelli verranno prodotti almeno sino alla fine di questo decennio, e lo stesso discorso è valido anche per la Leon. L’obiettivo della casa di Martorell è quello di produrre auto interessanti tecnicamente, che siano però competitive a livello di prezzo per avvicinare più clienti possibile.

Inoltre, è stato confermato che la SEAT non lavorerà presto ad un’auto elettrica, mentre inizialmente si era parlato della possibilità di riproporre una propria versione della Volkswagen ID.1, la BEV low-cost che arriverà in futuro dalla casa di Wolfsburg. La casa spagnola vuole attendere il momento giusto per produrre un’elettrica a basso costo, che sia attrattiva per i propri clienti. Di certo, non presentare una vettura ad emissioni zero sino al 2030 potrebbe essere controproducente, ma la strategia sembra essere designata.