E’ evidente che ci sia uno squilibrio inaccettabile tra il calo delle quotazioni del petrolio e i prezzi di benzina e diesel in Italia.
Per gli automobilisti italiani fare un pieno di carburante sta diventando un autentico salasso. Sono impressionati i costi mensili per chi è costretto a mettersi alla guida di vetture che consumano tanto. Dopo i difficili anni della pandemia da Covid-19, l’invasione russa di Ucraina ha accentuato una situazione piuttosto complessa.

Il Codacons ha denunciato una sproporzione ingiustificabile tra il calo delle quotazioni del petrolio e i prezzi di benzina e diesel in Italia. Sono previste delle importanti azioni legali contro i marchi petroliferi. Una bomba sta per scoppiare con radici profonde su tutti i mercati internazionali. Occorre porre un freno all’escalation dei prezzi che sta rendendo impossibile la vita degli automobilisti italiani.
Calano le quotazioni, ma i prezzi rimangono invariati
Nonostante un calo del 23% delle quotazioni del greggio da inizio anno, i listini dei carburanti in Italia sono, praticamente, rimasti stabili sulle stesse cifre. L’abbassamento è stato di appena il 3%. Appare una vera e propria speculazione ai danni dei consumatori. Il WTI, infatti, è calato dai 78 dollari al barile di metà gennaio agli attuali 60 dollari, mentre il Brent è passato da 82 a 63 dollari nello stesso periodo. Nonostante gli abbassamenti i numeri che gli italiani leggono ai distributori sono i seguenti: benzina self-service, da 1,823 €/litro a 1,764 €/litro (-3,2%) e gasolio: da 1,726 €/litro a 1,662 €/litro (-3,7%). Ecco il prezzo della benzina senza tasse.

Il Codacons ha annunciato: “Siamo di fronte all’ennesima distorsione del mercato dei carburanti. I prezzi salgono rapidamente quando il petrolio aumenta, ma non scendono con la stessa prontezza quando il greggio cala”. Secondo le stime del Codacons, se il calo del prezzo del petrolio venisse trasferito integralmente ai listini la benzina dovrebbe costare poco più di 1,40 euro al litro, con un risparmio di circa 36 centesimi al litro, ovvero 18 euro a pieno; il diesel si fermerebbe attorno a 1,33 euro al litro, con un risparmio di 16,6 euro per ogni pieno. Previsto il pugno duro. Si attende una denuncia penale contro i principali colossi petroliferi, con reati di manovre speculative e aggiotaggio. Il Codacons ha allertato le autorità competenti, a partire da Antitrust e Guardia di Finanza, ad avviare verifiche immediate sul comportamento dei distributori e sul meccanismo di formazione dei prezzi al consumo.