La situazione per le auto elettriche in Italia si fa sempre più allarmante e l’ultima buona notizia non sembra essere sufficiente.
Per quanto si stia facendo tantissimo per poter fare in modo che le auto elettriche possano diventare quanto più ambite e richieste sul mercato, non si può di certo negare il fatto che le vendite stiano andando a rilento. Lo si vede infatti con i dati che fanno sì che queste vetture non superino il 4% delle immatricolazioni nazionali, il che risulta essere altamente deludente.
Con le nuove restrittive Leggi legate alle emissioni di CO2 che scatteranno dal 2025 per volontà dell’Unione Europea, il limite di 95 g/km medio per le auto vendute da ogni marchio è pura utopia. I dati evidenziano come, per poter rispettare questa norma, la vendita di auto elettriche dovrebbe toccare quota 24%, impensabile al giorno d’oggi.
I numeri in Italia stanno però migliorando e sono diversi gli aspetti che fanno credere che in un prossimo futuro le cose potranno anche cambiare. Lo si evince anche dal numero di colonnine elettriche che sono presenti in tutta Italia, ma a quanto pare siamo ancora ben lontani dal poter arrivare a una quantità che possa essere considerata come accettabile.
Stanno aumentando sempre di più le colonnine elettriche per la ricarica del proprio veicolo in tutta Italia, con il 30 settembre che è stata una giornata storica. Nel Belpaese infatti si è superata la quota di 60 mila esemplari, toccando così un totale di ben 60.339 esemplari, il che fa sì che vi sia un aumento di ben 13.111 unità in dodici mesi.
Significa che in Italia si sta lavorando moltissimo per il potenziamento della componente elettrica, visto come siamo di fronte a un aumento di mille colonnine ogni mese. A commentare la situazione ci ha pensato però il Presidente di Motus-E, ovvero Fabio Pressi, con questi che ha sottolineato come si debbano fare ancora tanti passi in avanti per poter arrivare a un risultato degno di nota.
“Risulta essenziale non perdere il contatto con gli altri Paesi europei, nonostante il ritardo accumulato negli anni. In un contesto di profonda evoluzione, la rete di ricarica risulta essere un aspetto essenziale”. In questo modo ha parlato Pressi, come riporta formulapassion.it, dunque queste 60 mila colonnine non devono essere viste come un punto di arrivo, ma solo di partenza, per poter fare in modo che le vetture a impatto zero siano quanto più comuni in tutta la nazione.
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